Allo scorso Parliamone Insieme del 18 Maggio 2016, dopo gli interventi di Maurizio Aluffi e Franco Cervini dedicati alla presentazione dell’FSBA dell’artigianato e delle altre prestazioni a sostegno del reddito previste da questo fondo di solidarietà bilaterale alternativo, è intervenuto anche Nicola D’Erario di Italia Lavoro per fare il punto sull’attuazione del progetto FIxO, in provincia di Viterbo e nella Tuscia.
I fabbisogni aziendali
Nicola D’Erario ha inizialmente notato che il sistema formativo – tanto che si parli di scuola, università o formazione professionale – continua a produrre in Italia profili che non sono in linea con il mercato del lavoro. In altri termini, nonostante il dato positivo, relativo alla lieve crescita dei laureati STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering, Mathematics), si producono profili professionali che non rispondono alle esigenze delle aziende. Queste ultime trovandosi di fronte a un’offerta di lavoro inadatta a ricoprire le posizioni vacanti aperte nei rispettivi comparti, sono costrette a formare da sole, e al loro interno, le figure professionali di cui hanno bisogno.
Ciò comporta un aggravio di costi e una riduzione della produttività dal momento che le aziende, non trovando sul mercato del lavoro le figure professionali di cui necessitano, o scelgono la strada della formazione interna oppure assumono apprendisti o, comunque, altre figure da formare, attraverso l’attività lavorativa, in tempi lunghi, in cui la nuova risorsa, giocoforza, non produrrà a livelli soddisfacenti.
Il progetto FIxO e le sue finalità
Il progetto Fixo (Formazione e Innovazione per l’Occupazione) di Italia Lavoro è nato proprio con l’obiettivo di armonizzare le esigenze delle aziende con le azioni e i progetti delle diverse agenzie formative, in stretto collegamento con il programma Garanzia Giovani.
Lo scopo ultimo del progetto è il contrasto della disoccupazione, facilitando il passaggio dal mondo dell’istruzione a quello dell’occupazione, con specifiche azioni e con finanziamenti ad hoc, che consentano sia la riduzione dei tempi d’ingresso nel mercato del lavoro, sia l’assegnazione di risorse umane congruenti alle aziende che partecipano al progetto.
In accordo con il dettato dei decreti del Jobs Act e con la legge 107/2015 (Buona Scuola), il progetto Fixo vuole migliorare e qualificare i servizi di orientamento e di placement, offrendo supporto a 1000 scuole secondarie e a 75 università italiane e promuove l’apprendistato tentando, da un lato di attivare collaborazioni proficue con le aziende dei diversi territori della penisola e, dall’altro, di coinvolgere circa 300.000 neet (giovani che non studiano e non lavorano) nel progetto Garanzia Giovani o, comunque, in attività di orientamento e accompagnamento al lavoro.
Oltre al sostegno e all’affiancamento nei confronti dei Centri di formazione professionale, il Progetto Fixo mira ad attivare contratti di apprendistato nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, di apprendistato professionalizzante e di apprendistato di alta formazione e ricerca per l’inserimento di laureati e addottorati. All’atto pratico il progetto Fixo consente alle aziende coinvolte in queste azioni di ottenere le seguenti forme di supporto economico:
- 6000 euro per ogni assunzione a tempo pieno;
- 4000 euro per ogni assunzione part-time per almeno 24 ore settimanali;
- 8000 euro per l’occupazione dei dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni, per ogni assunto con contratto full time a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi;
Il progetto Fixo a Viterbo e la sinergia con i Consulenti del lavoro
Il progetto Fixo, cumulabile con gli altri incentivi per le aziende, previste sia dal programma Garanzia Giovani, sia dalla Legge di Stabilità 2015 (sgravio contributivo), nella regione Lazio è finalizzato alla sola assunzione e permette alle imprese coinvolte di ottenere un incentivo variabile, in base alla profilazione del neoassunto e al tipo di contratto.
Nicola D’Erario, a nome di Italia Lavoro, nel suo intervento all’ultimo incontro di Parliamone Insieme ha chiesto la collaborazione e il supporto dei Consulenti del Lavoro di Viterbo per attivare un’intensa sinergia sul territorio: i consulenti del lavoro, infatti, costituiscono un canale privilegiato per entrare in contatto con le aziende locali e per conoscere quali sono i fabbisogni e le necessità di queste ultime, in termini di risorse umane e di competenze professionali.
I consulenti del lavoro, d’altra parte, possono sfruttare il progetto FixO per offrire una doppia opportunità alle imprese che assistono: oltre all’incentivo economico che possono ottenere partecipando al bando, le aziende saranno supportate direttamente dagli esperti di Italia Lavoro che cercheranno di reperire le figure professionali mancanti sul territorio, con ricerche e selezioni su tutto il territorio nazionale.
A tal proposito, è opportuno ricordare che è stato prorogato, fino al 30 Giugno 2016, l’avviso pubblico per la concessione di contributi alle imprese che assumono giovani con contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca finalizzati:
- allo svolgimento di attività di ricerca;
- al praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche;
- al conseguimento dei seguenti titoli di studio:
- diploma di istruzione secondaria superiore;
- certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS);
- diploma di tecnico superiore (ITS);
- laurea triennale;
- laurea magistrale;
- laurea magistrale a ciclo unico;
- master universitario I° e II° livello;
- diploma di specializzazione;
- diploma di perfezionamento;
- dottorato di ricerca;
Le aziende che vorranno partecipare al bando, presentando domanda dovranno prevedere l’assunzione a tempo pieno o a tempo parziale per almeno 24 ore settimanali, di giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, della durata minima di 12 mesi, in una sede operativa aziendale sul territorio italiano.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 16 Gennaio 2017 16:00