Con una recente comunicazione ANCL Lazio, insieme alla Consulta dei Consigli Regionali del Lazio, prende una decisa posizione sul malfunzionamento della procedura CO ANPAL e chiede il ripristino del servizio regionale per la gestione e l’invio delle Comunicazioni Obbligatorie per le assunzioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro.
La missiva, firmata da Gabriele Cirilli (Presidente ANCL Lazio) e da Carlo Martufi (Presidente della Consulta dei Consigli Provinciali dei Consulenti del Lavoro del Lazio) è indirizzata alla dottoressa Grazia Strano (Direzione Generale dei sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica, del monitoraggio dati e della comunicazione del Ministero del Lavoro), alla dottoressa Merinella Colucci (Dirigente Divisione 5 – Servizi per l’impiego di ANPAL), alla dottoressa Martina Rosato (Dirigente Divisione 7 – Sistemi informativi e comunicazione di ANPAL), alla dottoressa Carmina Mancino (Capo ITL ROMA), al dottor Marco Noccioli (Direttore Regionale Lavoro Regione Lazio), alla dottoressa Carolina Tasco (Area Monitoraggio e Valutazione Regione Lazio), al dottor Claudio Di Berardino (Assessore Lavoro e nuovi diritti, Politiche per la Ricostruzione) e per conoscenza a: Adalberto Bertucci, Carlo Martufi, Giuseppe D’Angelo, Lanfranco Principi, Rodolfo D’Aquilio (Presidenti dei Consigli Provinciali del Lazio); Leopoldo Forte, Anna Calabrò, Cdl Anna Battisti, Sandro Pasquini, Roberta Mizzoni (Presidenti delle UP ANCL del Lazio); al Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro; al Consiglio Nazionale ANCL SU e ad Alessia Noviello, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro di Roma.
Procedura CO ANPAL: continui disservizi ad un mese dall’avvio
ANCL Lazio ricorda come, a far data dal 12/11/2018, il Servizio regionale del Lazio per le Comunicazioni obbligatorie di assunzioni, trasformazioni, proroghe e cessazioni dei rapporti di lavoro, è stato definitivamente bloccato, in quanto, il Lazio, è stato eletto quale Regione sperimentale nel cambio del portale. Quindi, a partire dal 13/11/2018, ogni comunicazione obbligatoria deve essere effettuata esclusivamente sul portale Nazionale Co.ANPAL.
Nonostante siano trascorsi quasi 4 mesi dall’incontro con i responsabili ANPAL e Regionali, in relazione ai vari passaggi del Servizio, ed agli assestamenti delle criticità già a suo tempo riscontrate, i continui malfunzionamenti dei servizi informatici del sito dell’Anpal, impediscono, ancora oggi, la regolare gestione delle Comunicazioni Obbligatorie, generati per lo più dall’utilizzo di un sistema sorpassato ed obsoleto, trattandosi del primo software del Ministero del Lavoro, mai sottoposto ad aggiornamenti adeguati, negli ultimi dieci anni.
Le maggiori criticità riscontrate dai consulenti del lavoro laziali, sono, per portarne qualcuna a dimostrazione, l’impossibilità del sistema informatico di registrare i dati, caricati anche più volte, o ancora, l’obbligo per gli operatori intermediari di dover ricaricare gli stessi dati, principalmente a seguito della creazione di errori tecnici, che ne annullano il lavoro svolto sino a quel momento, provocando nettamente una notevole dispersione di tempo ed energie. Non è possibile al momento effettuare alcuna ricerca, il portale non registra nessuna informazione ed ogni singolo dato va caricato manualmente ogni volta, se si omette di caricare un dato, o non si effettua la ricerca con la lente, il sistema rimanda ad un presunto errore generico, senza segnalare altro e costringe a l’utente a contattare l’help desk. Alcuni comuni non sono presenti nel sistema e vengono aggiornati solo a seguito di segnalazione. Con il vecchio sistema regionale il dipendente era sempre censito, l’azienda, una volta registrata, restava in memoria. Oggi, questo con ANPAL è un lontano ricordo. Altra importante criticità è la grande percentuale di intermediari laziali, ancora ad oggi non in possesso delle credenziali di accesso, pur avendole regolarmente richieste mesi fa, oltre, altro dato importantissimo, al mancato abbinamento della posizione del Consulente intermediario con il codice fiscale, nella sezione “dati invio”, e più specificatamente ancora la mancata indicazione della qualifica del soggetto che invia la comunicazione, assenza che genera inevitabilmente il blocco dell’invio della comunicazione.
Ultima, ma non certo di minore importanza, la totale mancanza degli archivi pregressi, che si trovano attualmente ancora presenti nei portali provinciali, lasciati aperti, solo per consentire la visualizzazione, con un enorme dispendio di risorse ed un aggravio di adempimenti.
Basti pensare che, in assenza di archivi pregressi, per operare una semplice procedura di proroga o cessazione di un contratto, al momento, è necessario caricare su ANPAL il rapporto in essere, per poi procedere alla cessazione o trasformazione.
Sistema informativo nazionale delle politiche del lavoro
In occasione dell’Assemblea dei Consigli Provinciali, svoltosi nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 novembre, si è tenuto un incontro, con la partecipazione straordinaria dell’ANPAL e della Regione Lazio che hanno incontrato i Consigli Provinciali dell’Ordine del Lazio, con i quali sono stati affrontati i problemi riscontrati nella gestione delle Comunicazioni Obbligatorie (CO), a seguito della dismissione dei sistemi provinciali della Regione Lazio. In tale occasione, è stato commentato il percorso tracciato dall’Agenzia per la costruzione di un vero e proprio sistema informativo delle politiche attive del lavoro, evidenziando come un sistema nazionale per la gestione delle CO rappresenti un elemento imprescindibile, sul quale poggiano tutti i flussi informativi del lavoro. La road map tracciata, nell’occasione dall’ANPAL prevede: nel breve periodo, l’adozione di una soluzione transitoria che porterà entro la fine dell’anno alla messa a disposizione di un sistema nazionale delle CO, attraverso il quale sarà possibile accedere e richiamare informazioni e dati anagrafici (lato azienda e lavoratori) relativi alle assunzioni; nel medio periodo, sviluppo, sulla base del riuso di sistemi informativi regionali di eccellenza, di un nuovo sistema nazionale (che sostituirà il sistema transitorio) per la gestione delle CO (indicativamente entro aprile 2019). Le ulteriori tappe saranno: l’allineamento delle banche dati INPS, Sistema ANPAL (Nodo nazionale) e sistemi regionali (Nodi regionali), l’implementazione del fascicolo del disoccupato – all’interno del quale sarà tracciato lo storico del lavoratore – la certificazione dello stato di disoccupazione. Questi passaggi del programma tracciato dall’Agenzia per la realizzazione del Sistema Informativo Unitario di cui all’art. 13 del D. Lgs. 150/2015.
Si fa presente che già per la fine di agosto 2018 erano state offerte da ANPAL – divisione 7, adeguate garanzie di una pronta risoluzione alle problematiche affrontate nuovamente a fine novembre, senza poi dare seguito ad alcun intervento. Inoltre ad oggi vi è certezza che le date e scadenze proposte dall’Agenzia per le Politiche Attive del Lavoro non abbiano poi trovato riscontro, anche in presenza di roadmap tracciate per delibera, si veda ad esempio la deliberazione n. 3/2018, con cui l’ANPAL, approvava il documento inerente le modalità operative e l’ammontare dell’assegno di ricollocazione.
Le richieste di ANCL Lazio sulle Comunicazioni Obbligatorie
L’Associazione, la Consulta dei Consigli Provinciali degli Ordini dei Consulenti del Lavoro, l’ Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro del Lazio viste le premesse sopra esposte e data l’urgenza di assestare le gravi problematiche emerse denunciate, chiede che:
- vengano riattivati, in sostituzione di CO.ANPAL, i nodi provinciali, collegati ad INPS / INAIL / REGIONE / PROVINCIA / CPI / ANPAL, ripristinando altresì tutte le credenziali precedenti degli intermediari
- Caricamento dei flussi inviati con Co.ANPAL. sui nodi provinciali, al fine di unificare gli archivi;
- Per il periodo interessato dal blocco del precedente sistema, una moratoria delle sanzioni per tardiva o omessa comunicazione, dovute alla mancanza delle credenziali degli intermediari o per i problemi indicati nella presente;
- Passaggio al sistema di nodo nazionale solo successivamente alla fase sperimentale, con un sistema testato a monte e non da noi professionisti.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 20 Dicembre 2018 19:42