In seguito al protrarsi del malfunzionamento del portale Jobby del Centro per l’Impiego di Viterbo di cui è stata data notizia anche nei giorni scorsi, il Consiglio Provinciale, insieme all’Unione Provinciale ANCL di Viterbo, ha inviato ai direttori e ai dirigenti competenti dei Centri dell’Impiego di Viterbo, della Direzione Regione del Lavoro del Lazio e delle competenti Direzioni Generali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una lettera formale di protesta e diffida per i perduranti disservizi del portale telematico della Sezione circoscrizionale per l’impiego di Viterbo.
La lettera fa seguito alle numerose e ricorrenti lamentele che i colleghi esprimono ormai da quasi un mese a questa parte per un disservizio che non accenna ad essere risolto e che, oltre a rallentare o impedire il lavoro di molti professionisti del territorio, è fonte di molteplici problemi per le aziende assistite che non possono perfezionare correttamente le pratiche di assunzione, variazione di contratto o cessazione dei rapporti di lavoro.
Il Consiglio Provinciale, qualora non dovesse avere un riscontro alla lettera inviata, presenterà, sempre unitamente all’Unione Provinciale di Viterbo dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, una denuncia-querela per l’interruzione di un servizio fondamentale per il regolare svolgimento della professione di consulente del lavoro.
Il Consiglio Provinciale rileva anche la necessità che il Centro per l’Impiego di Viterbo metta in atto tutte le azioni possibili per riparare al prolungato malfunzionamento del portale Jobby, provvedendo in autonomia a perfezionare, dal punto di vista telematico, le pratiche che, nelle scorse settimane, i consulenti del lavoro del territorio non hanno potuto inoltrare attraverso il portale web e che, quindi, hanno presentato solo manualmente (via fax).
Il malfunzionamento del portale Jobby del Centro per l’Impiego di Viterbo è solo uno dei tanti disservizi della pubblica amministrazione che, ormai quotidianamente, i colleghi sono costretti a subire: in questi giorni, con un provvedimento analogo, l’ANCL nazionale ha, infatti, messo in mora l’INAIL, per i disservizi del suo portale online che, alla luce della prossima scadenza annuale (16 Febbraio) per la presentazione della dichiarazione di autoliquidazione, rendono ancora più insostenibile una situazione già di per sé gravosa.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 10 Febbraio 2017 22:54