Lettera inviata dalla Presidente Calderone al Ministro del Lavoro Catalfo e al Presidente dell’Inps Tridico

La Presidente Calderone ha trasmesso al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e al Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, una lettera avente a oggetto il D.L. 104/2020 – ulteriori interventi di integrazione salariale.

Nella missiva la Presidente lamente l’assenza di istruzioni operative da parte dell’INPS ad un giorno dalla scadenza del termine del 30.09.2020 introdotto dall’art. 1, commi 9 e 10, del D.L. 104/2020 per la presentazione delle istanze di accesso agli ulteriori trattamenti di integrazionesalariale.

Precisa la Calderone “oltre alla preoccupazione, i colleghi manifestano il profondo disappunto per una situazione che sembra ripercorrere quanto già verificatosi in occasione della scadenza del termine di presentazione delle istanze di cassa integrazione delle aziende plurilocalizzate.”

E ancora “i colleghi sono arrabbiati, tesi, preoccupati e immensamente stanchi, dopo mesi passati in trincea, a mettere in sicurezza l’80% delle aziende e dei lavoratori da noi assistiti. Da soli abbiamorichiesto l’attivazione degli ammortizzatori emergenziali per 6,8 milioni di persone. Una cifra, un numero, che di per sé è già enorme e che lo diventa ancor di più se si riflette sul fatto che, dietro ad ogni lavoratore in difficoltà, c’è molto spesso un nucleo familiare, un insieme di persone che vivono e vivranno del sussidio richiesto. La consapevolezza della delicatezza del nostro ruolo, delle ricadute sociali del nostro agire, ci ha spinti a lavorare senza guardare l’orologio, senza badare alle festività di calendario, senza concederci pause feriali, senza poter contare su sussidi e sostegni concessi per legge ad altre tipologie di lavoratori. L’azione sussidiaria dei professionisti è un supporto indispensabile, senza il quale lo Stato non potrebbe garantire ai cittadini il godimento di tutti i loro diritti costituzionali. Tuttavia, i professionisti non possono da soli colmare i vuoti generatisi a causa dell’assenza di atti propedeutici all’attuazione delle norme.”

Termina chiedendo che “il termine di cui al D.L. 104/2020 sia posticipato almeno al 31.10.2020, attraverso la predisposizione di un apposito atto normativo e che di tale proroga ne sia data ampia e immediata notizia.”

Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 30 Settembre 2020 17:38

Marzia Corinti:
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