Legge di Stabilità 2017: investimenti, ricerca, sviluppo e Industria 4.0
All’indomani del fatidico referendum sulla riforma costituzionale il Governo ha posto la fiducia al Senato sulla Legge di Stabilità 2017, approvata dalla Camera Alta senza battere ciglio rispetto alle modifiche apportate a Montecitorio.
La legge di Stabilità 2017 si configura come una manovra da 27 mld di euro che, oltre a un corposo pacchetto di misure e agevolazioni fiscali per le imprese di carattere “tradizionale”, accoglie anche alcuni innovativi interventi per gli investimenti, il comparto Ricerca & Sviluppo e l’Industria 4.0, ovvero per l’introduzione di nuove tecnologie, quali il digitale, la robotica e l’automatica, nell’attività imprenditoriale tradizionale, al fine di renderla più efficiente e produttiva.
Oltre all’iperammortamento per i beni hi-tech, per comprendere gli interventi a favore dell’Industria 4.0 occorre soffermarci sulle misure e sulle agevolazioni relative all’attività di ricerca e sviluppo, sul finanziamento delle start-up e delle PMI innovative e sui fondi stanziati per il finanziamento di specifiche realtà d’eccellenza presenti nel nostro Paese.
Attività di ricerca e sviluppo
Oltre alla misura dell’iperammortamento al 250% per i beni strumentali altamente tecnologici, la principale misura a favore delle imprese è la revisione della disciplina del credito d’imposta (articolo 3, Dl 145/2013) per le aziende che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.
L’agevolazione, prorogata fino al 31 dicembre 2020, consente alle imprese di godere di un credito d’imposta che passa dal 25% al 50% delle spese sostenute eccedenti la media degli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti al 2016. L’importo massimo che ogni impresa beneficiaria può godere ogni anno è aumentato da 5 a 20 milioni di euro.
Il credito d’imposta può essere sfruttato solo in compensazione, dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi per le attività di ricerca e sviluppo.
Le spese per il personale impiegato in queste stesse attività possono essere coperte dall’agevolazione anche se i lavoratori non sono “altamente qualificati”.
Il beneficio spetta non solo alle imprese residenti nel territorio italiano, ma anche a organizzazioni stabilmente insediate nel territorio italiano di soggetti non residenti, purché abbiano stipulato contratti con imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Unione Europea, negli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo o in Stati white list, con i quali sono in vigore convenzioni per lo scambio di informazioni fiscali, allo scopo di evitare le doppie imposizioni.
Start-up innovative
Rafforzate le agevolazioni finanziare per i soggetti che decidono di investire in start-up innovative: dal prossimo anno, infatti, il limite massimo di investimento sul quale è possibile calcolare la detrazione d’imposta ai fini dell’IRPEF viene innalzato a 1 milione di euro. Il mantenimento dell’investimento potrà avere una durata di tre anni, maggiore, quindi, a quella prevista precedentemente.
L’aliquota che determina la detrazione per i soggetti IRPEF, viene innalzata dal precedente 19% al 30% mentre per i soggetti IRES viene previsto un innalzamento simile, dal precedente 20% al 30% attuale, per l’aliquota che determina la deduzione fiscale. Tali agevolazioni possono essere ottenuti per gli investimenti in qualsiasi tipologia di start-up innovativa, indipendentemente dal settore merceologico o produttivo.
Le società quotate che decidono di investire in start-up e che arriva a detenere una partecipazione almeno del 20% nella nuova società, può ottenere la cessione delle perdite prodotte dalla start-up stessa nei primi tre esercizi di attività.
Fondi e risorse economiche
Per quanto riguarda gli stanziamenti economici, viene rifinanziato con 900 milioni di euro per il 2017 il Fondo di garanzia.
Nel Fondo per il finanziamento ordinario delle università, viene inoltre previsto un apposito comparto denominato Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza, per il quale viene riservato uno stanziamento di 271 milioni di euro, dal 2018: si tratta di una misura specificamente volta a incentivare l’attività di ricerca di quei dipartimenti delle università statali che hanno finalità di ricerca strettamente correlati o coincidenti con l’Industria 4.0.
Ulteriori fondi saranno riservati a iniziative imprenditoriali che decideranno di concretizzare, a livello industriale, idee e brevetti a elevato contenuto tecnologico.
Attrazione degli investimenti esteri
Differenti le misure finalizzate all’attrazione di investimenti esteri in Italia, a partire da una specifica disciplina che consenta agli investitori di ottenere norme di favore.
Stabilizzata una disposizione emanata precedentemente che, per favorire il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all’estero, riduce, per un determinato periodo di tempo, la base imponibile a fini Irpef e Irap.
L’abbattimento della base imponibile Irpef, finora riservato ai lavoratori altamente qualificati o specializzati che rientrano in Italia è esteso anche ai lavoratori autonomi e ne è ampliata la misura.
Le persone fisiche che producono redditi all’estero e che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia possono usufruire di un’imposta sostitutiva forfettaria, opzionale.
Investimenti a lungo termine
La legge di Stabilità 2017, allo scopo di incentivare talune categorie di investimenti, introduce un regime di esenzione per i redditi di capitale e per redditi diversi di natura finanziaria, ad esclusione di quelli connessi alle negoziazione o alla detenzione di partecipazioni qualificate, ottenuti da investimenti a lungo termine (almeno cinque anni), effettuati da risparmiatori fiscalmente residenti in Italia, dalle casse previdenziali private o da fondi assicurativi e finanziari di previdenza complementare.
Finanza etica e sostenibile
Gli operatori di finanza etica e sostenibile, potranno godere dell’esenzione dalle imposte sui redditi per il 75% delle somme destinate a incremento del capitale proprio.
Solidarietà sociale
Per le Onlus e, più in generale, per gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro, sono introdotti incentivi per l’acquisto di beni mobili strumentali utilizzati esclusivamente per la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non, a fini di solidarietà sociale e per la limitazione di sprechi. A tali soggetti è riconosciuto un contributo fino al 15% del prezzo di acquisto, entro la soglia di 3.500 euro annui, corrisposto dal venditore mediante riduzione del prezzo di acquisto. Le imprese costruttrici o importatrici dei beni in questione rimborsano al venditore l’importo del contributo e lo recuperano sotto forma di credito d’imposta per i versamenti delle ritenute Irpef operate in qualità di sostituto d’imposta sui redditi da lavoro dipendente, dell’Irpef, dell’Ires e dell’Iva, dovuti per l’esercizio in cui avviene l’acquisto.
Gruppo Iva
Dal 1 Gennaio 2018 un insieme di più soggetti, siano essi persone fisiche o giuridiche, stabilitisi in Italia per intraprendere una qualsiasi attività commerciale o imprenditoriale, giuridicamente indipendenti, ma strettamente vincolati fra loro da rapporti economici, organizzativi o finanziari, potranno essere considerati come un unico soggetto passivo Iva.