Legge di Stabilità 2018, imprese e lavoro: le novità su assunzioni e agevolazioni per le PMI

Recentemente presentato dal Governo il disegno di Legge di Stabilità 2018, la norma più importante sul versante giuslavoristico e fiscale che introduce le principali misure economiche relative al Bilancio dello Stato e agli adempimenti e alle agevolazioni previste per imprese e cittadini.

Anche se la Legge di Stabilità è attualmente al vaglio del Parlamento – il testo del ddl 2960 è arrivato in Senato lo scorso 31 Ottobre – e le misure in essa contenute potrebbero essere soggette a limature e revisioni, l’impianto complessivo della Manovra, che si aggira intorno ai 19,6 miliardi (coperti per circa 11 miliardi da maggiore deficit, per circa 3,5 miliardi da tagli di spesa e per circa 5,1 miliardi da maggiori entrate) può essere già preso in considerazione per valutare le principali misure sul lavoro e le imprese, ovvero i provvedimenti e le novità che interessano maggiormente i consulenti del lavoro.

Prima di considerare queste misure è opportuno ricordare, però, che anche per quest’anno i contribuenti sono scampati dal tanto agognato aumento dell’IVA (che, però, è solo rimandato al 2019) e dall’aumento delle accise e delle imposte addizionali regionali e comunali.
Ecco, allora, quali sono le principali misure previste dalla Legge di Stabilità 2018 su lavoro e imprese.

Legge di Stabilità 2018: gli sgravi contributivi per assunzioni

Lo sgravio contributivo per le nuove assunzioni è quest’anno articolato in differenti forme che interessano differenti tipologie di neoassunti:

  • per le assunzioni di giovani fino a 30 anni non compiuti, con contratto a tempo indeterminato è previsto un sgravio contributivo del 50% per i primi tre anni. Tra le modifiche a questa specifica misura che il legislatore sta valutando in sede di dibattito parlamentare è da segnalare la possibilità che, per il solo 2018, la soglia dei cosiddetti giovani disoccupati possa essere innalzata a 34 anni, per tornare poi, dal 2019, alla precedente soglia dei 29 anni. Lo sgravio contributivo è valido anche qualora un contratto di apprendistato venga trasformato in contratto a tempo determinato;
  • È prevista, invece, una decontribuzione totale (100%) per i primi tre anni di attività lavorativa per i seguenti specifici casi:
    • giovani assunti al Sud (come sopra, giovani fino a 35 anni per il solo 2018 e, poi, giovani fino a 29 anni);
    • giovani assunti entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio;
    • giovani che hanno precedentemente svolto, nell’azienda che li assume, l’apprendistato  o una parte non inferiore al 30% delle ore previste per l’alternanza scuola-lavoro;

In entrambi i casi il tetto previsto per la decontribuzione viene decurtato da 3250 a 3000 euro annui; oltre all’iter parlamentare, in questo caso occorrerà tenere conto del parere della UE. Dallo sgravio, che sarà presumIbilmente gestito da ANPAL, rimarrà escluso il contributo INAIL.

Imprenditori agricoli

Per gli imprenditori agricoli under 40 che si iscrivono per la prima volta alla Gestione IVS dell’INPS è previsto uno sgravio contributivo quinquennale così strutturato: decontribuzione totale per i primi 3 anni di attività, ferma restando l’aliquota di calcolo ai fini pensionistici; decontribuzione del 66% per il quarto anno di attività; decontribuzione del 50% per il quinto anno di attività. La misura è soggetti alla normativa comunitaria “de minimis” sugli aiuti di stato.

Legge di Stabilità 2018: gli incentivi per la formazione

Nell’ambito delle misure previste dalla Nuova Sabatini per il 2018, a favore delle imprese, è previsto un credito di imposta pari al 40% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente, per il periodo in cui viene occupato in attività riguardanti la cosiddetta formazione 4.0.
Il credito di imposta, che ha un tetto di spesa pari a 1 milione di euro e un importo massimo annuo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, è erogato per attività formative previste dai contratti collettivi aziendali e territoriali, riguardanti discipline della cosiddetta industria 4.0 e, più nello specifico: big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, manifattura additiva, internet delle cose, internet delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.

Pubblico Impiego

Dopo molti anni viene avviata la procedura per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con uno stanziamento di 2,6 miliardi di euro. All’atto pratico queste risorse dovrebbero garantire un aumento di 85 euro nella busta paga dei lavoratori statali, ivi compresi gli insegnanti. I dirigenti scolastici percepiranno un aumento di stipendio ancora maggiore, che si aggira intorno ai 400 euro.
Annunciata anche l’assunzione di 1500 ricercatori universitari mentre per i docenti già in organico nelle università italiane è previsto lo sblocco degli scatti di ansianità.

APE & RITA

La platea dei soggetti beneficiari dell’Anticipo Pensionistico Sociale (a carico dello Stato), per il 2018 sarà estesa:

  • le donne con figli godranno di una riduzione dei requisiti contributivi necessari per accedere all’APE Social, in particolare otterranno uno sconto di 6 mesi di contributi per ciascun figlio, fino a un massimo di 2 anni;
  • L’APE Social sarà estesa anche ai lavoratori a tempo determinato purché, prima della scadenza del contratto, abbiano avuto dei periodi di lavoro dipendente di almeno 18 mesi nei 3 anni precedenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro;

La Rendita integrativa temporanea anticipata, ossia il sostegno economico riservato agli iscritti alla previdenza complementare che decidono di andare in anticipo in pensione, viene stabilizzata e semplificata.

Competitività delle PMI

Sono confermati, anche per il 2018 le misure che favoriscono la competitività delle PMI e che vanno a rafforzare il Piano Industria 4.0, in particolare:

  • viene confermato il superammortamento al 130% per gli investimenti in beni strumentali;
  • invariato anche il cosiddetto iperammortamento, la misura che, dallo scorso anno, eleva al 250% la quota che è possibile dedurre per gli investimenti in macchinari digitali;
  • Anche le aziende, in quanto soggette ad IRES, possono accedere alle agevolazioni fiscale previste per la ristrutturazione e l’efficentamento energetico degli immobili;

Nuova Sabatini

Prorogata per il 2018 anche la cosiddetta Nuova Sabatini, l’agevolazione riservata alle micro, piccole e medie imprese che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha predisposto già da alcuni anni per facilitare l’accesso al credito delle imprese e sostenere gli investimenti per l’acquisto, anche in leasing, di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Quotazione in borsa delle PMI

La legge di Stabilità 2018 prevede anche una agevolazione, in forma di credito di imposta, per le spese sostenute in consulenze dalle PMI che intendono quotarsi. La misura è soggetta alle seguenti specifiche:

  • godono dell’agevolazione le PMI che possono essere definite tali in base alla raccomandazione 2003/36/CE;
  • le PMI che, successivamente all’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2018, iniziano una procedura di ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione;
  • la procedura di quotazione deve essere avviata in uno stato membro dell’unione europea o dello spazio economico europeo;

Alle imprese che rientrano in queste caratteristiche, se ammesse alla quotazione, viene riconosciuto un credito d’imposta del 50% dei costi di consulenza sostenuti fino al 2020 per questo scopo, fino a un importo massimo di 500.000 euro.
Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata ottenuta la quotazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui il credito è maturato e in quelle successive, finché non se ne esaurisce l’uso.

Crisi aziendali e CIGS

Per i lavoratori di imprese coinvolte in processi di riorganizzazione complessi o in piani di risanamento complessi la cassa integrazione guadagni straordinaria viene prorogata, per il 2018 e il 2019, per un periodo massimo di 12 mesi, con uno stanziamento massimo di 100 milioni di euro per ciascuno dei due anni. La misura interessa le imprese con un organico superiore alle 100 unità che siano strategicamente rilevanti a livello regionale e/o territoriale e che presentino esuberi significativi per lo stesso territorio di riferimento.
Per questi stessi lavoratori sono previste anche politiche attive ad hoc, in particolare degli accordi di ricollocazione con regole e parametri specifici.
Prolungata al 2018 anche la CIGS e la mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa.

Ulteriori misure della Legge di Stabilità 2018 che possono interessare datori di lavoro, lavoratori e aziende riguardano la rottamazione delle cartelle, l’estensione dello split payment a tutte le società controllate dalla PA, la fatturazione elettronica tra privati, la modifica del tetto di reddito per l’assegnazione del Bonus 80 euro e le politiche attive per la famiglia e l’infanzia.