Con una recente comunicazione ( Prot. n. 1033/Pres ) il Presidente Nazionale ANCL, Dario Montanaro, rileva il mancato funzionamento della piattaforma SIUPL (Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro) per l’attivazione degli incentivi all’assunzione dei precettori del Reddito di Cittadinanza (RdC).
La segnalazione è indirizzata al Ministro del Lavoro, Dottor Luigi Di Maio e, per conoscenza, al dirigente generale del Ministero del Lavoro, Dottor Gennaro Gaddi, al Presidente di ANPAL, dottor Domenico Parisi, alla Direzione Generale ANPAL, al Presidente Consiglio Nazionale Ordine Consulenti del Lavoro, Dottoressa Marina Calderone, ai Ministri del Governo Italiano, ai Senatori e ai Deputati del Parlamento Italiano.
Reddito di Cittadinanza: le difficoltà collegate all’attivazione delle politiche attive per il lavoro
Il Presidente Nazionale del sindacato unitario di categoria, Dario Montanaro, nota come, da diverso tempo, i Consulenti del Lavoro dell’ANCL si sono resi parte attiva del progetto di politiche attive del lavoro inaugurato con l’entrata in vigore del Decreto Legge 4/2019.
In particolare riguardo al Reddito di Cittadinanza (RdC) è da segnalare come molti Consulenti dell’ANCL, nelle more della conclusione del concorso per il reclutamento dei navigator, hanno iniziato a selezionare dei potenziali lavoratori, percettori di RdC, per le proprie aziende clienti.
Tuttavia, i medesimi Consulenti si sono trovati anche nella difficoltà di dover spiegare alle imprese che l’incentivo previsto dal DL 4/2019, collegato all’assunzione di soggetti beneficiari della misura, al momento, come tanti altri, resta tristemente riconosciuto solo “sulla carta”.
Gli associati ANCL potrebbe essere indirizzati ad effettuare egualmente le assunzioni giacché, al di là dell’aspetto operativo, la legge comunque garantisce una misura di sostegno alle imprese che si fanno carico di assumere i beneficiari del RdC.
Tuttavia la categoria dei consulenti del lavoro è divenuta ormai molto prudente poiché, negli ultimi tempi, le imprese sono state travolte da una non ancora chiara tendenza a disattendere sul piano applicativo ciò che la legge dello Stato dispone (ne sono esempi la vicenda del Bonus Sud per il 2019 oppure la pubblicazione delle basi di calcolo per le tariffe lNAlL, avvenuta due mesi dopo il termine ultimo fissato dalla legge).
Così, molti associati all’ANCL hanno ben pensato, sulla scia di questo maturato clima di prudenza, di proporre un quesito in merito all’operatività dell’incentivo all’lNPS, al Ministero del Lavoro e all’ANPAL, unica peraltro ad aver risposto precisando che
“la piattaforma digitale dedicata al RdC per le imprese nell’ambito del SIUPL (Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro) non è operativa e non abbiamo ancora la stima dei tempi di quando tale procedura entrerà a regime”.
L’Agenzia ha inviato anche i Consulenti dell’ANCL
“a consultare gli incentivi a livello nazionale, regionale e provinciale, ad oggi attivi, per le assunzioni, di cui alla pagina: https://www.anpalservizi.it/attivita/servizi-per-il-lavoro/guida-agli-incentivi-e-alla-creazione-di-impresa“.
La risposta dell’Agenzia lascia realmente spazio a tanti dubbi. La prima perplessità che l’ANCL vuole mettere in evidenza è proprio la evidente contraddizione che vi è nei fatti tra la volontà del legislatore di creare strumenti volti al sostegno anche dell’occupazione e una asfissiante e macchinosa burocrazia che vanifica ogni intervento correttivo e di sostegno all’impiego e all’attività di impresa.
Non solo RdC: una burocrazia spesso farraginosa per le politiche attive del lavoro
ANCL deve però anche riconoscere che questo non è un caso unico ma piuttosto una tendenza. Mi preme infatti ricordare che la piattaforma per la gestione dell’Assegno di Ricollocamento (AdR) impiego circa due anni per essere pienamente operativa. Il software di gestione per le comunicazioni obbligatorie, ancora con un’interfaccia e un funzionamento tecnologicamente “vecchi”, sconta molteplici mancanze e problematiche ripetutamente segnalate.
E ancora, il sito MyANPAL, fiore all’occhiello dell’Agenzia, con il quale il cittadino, l’operatore del mercato del lavoro o l’azienda dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) gestire ogni aspetto legato agli incentivi occupazionali, non è altro che un sito fantasma, che rimanda alle vecchie procedure, moltiplicando operazioni telematiche ed adempimenti vari. Il tutto reso complicato anche dalle odierne e stringenti regole per la privacy, che nel passaggio da un sito ad un altro, attraverso i cookie, ne impediscono l’accesso, bloccando di fatto ogni funzionalità.
La situazione non è rosea e con una certa franchezza si potrebbe anche dire che l’inoperatività della piattaforma SIUPL sta avendo ricadute negative sul tasso di occupazione del Paese, lasciando così che il RdC sia realmente ascritto ad una misura passiva e sostanzialmente assistenziale della persona piuttosto che una misura incentivante all’occupazione.
È urgente, quindi, per il presidente nazionale ANCL, Dario Montanaro, un profondo interessamento del Ministro del Lavoro verso le problematiche segnalate, nell’interesse dei consulenti del lavoro associati ad ANCL e anche nell’interesse del Paese.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 19 Luglio 2019 14:36