Nel documento della scorsa settimana, “Il sequestro preventivo e la confisca obbligatoria in caso di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”, gli esperti della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro hanno approfondito il tema della confisca dei beni e sequestro preventivo quali strumenti di contrasto all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro. Ora è utile indagare, a monte, quando si possa effettivamente parlare di sfruttamento, ovvero quali siano gli elementi che configurano questo tipo di reato individuato dall’art 603-bis del codice penale.
Con l’approfondimento del 23.09.2020, infatti, la Fondazione compie un excursus tra le sentenze della Corte di Cassazione, emesse dal 2015 a oggi, al fine di illustrare le caratteristiche dello sfruttamento individuando gli “indici rivelatori” dello stesso. Solo per citare alcuni dei requisiti rilevati dalla giurisprudenza e richiamati nel documento: il trasporto dei lavoratori su veicoli privi di qualunque mezzo di sicurezza, costretti a viaggiare in piedi o seduti a terra, con indumenti inidonei al lavoro nei campi; la protrazione del lavoro per l’intera giornata, senza giorni di riposo o ferie; il lavoro in nero; la prestazione dell’attività lavorativa sotto minaccia di licenziamento; gli ambienti insalubri; la mancata retribuzione per intero.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 23 Settembre 2020 17:34