Il presidente nazionale dell’ANCL SU, Dario Montanaro, attraverso i rappresentanti legali del sindacato unitario dei Consulenti del Lavoro, ha inoltrato oggi, 10 Febbraio 2017, un atto stragiudiziale di diffida e messa in mora nei confronti dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro, a seguito dei frequenti disservizi del sito dell’INAIL.
L’Associazione Nazionale Consulenti dei Lavoro ha come proprie finalità la tutela e la difesa degli interessi professionali e sindacali dei consulenti del lavoro anche nelle sedi giudiziarie, extragiudiziarie e comunitarie, e la valorizzazione dell’immagine e delle funzioni professionali degli iscritti e degli operatori aziendali e sociali, al servizio della collettività. Con quest’atto, quindi, l’ANCL SU, realizza il compito, esplicitamente previsto dalle funzioni statutarie associative, di preoccuparsi del regolare e proficuo esercizio della professione da parte dei propri iscritti e, più in generale, da parte di tutti i consulenti del Lavoro, senza pregiudicare le proprie attività e quelle della clientela che quotidianamente assistono.
I disservizi del sito INAIL
I frequenti e ripetuti disservizi dell’area riservata del sito web INAIL hanno, infatti, determinato numerose difficoltà nell’attività professionale, arrecando non pochi danni ai consulenti e alle imprese assistite.
L’accesso all’area riservata del sito INAIL è stato ed è tutt’oggi spesso impossibile a causa di svariati problemi tecnici e anche qualora si riesca ad accedere, il portale presenta gravi malfunzionamenti che rallentando o impedendo l’attività dei professionisti, danno luogo a gravi ripercussioni per i destinatari dei servizi pubblici resi dall’INAIL.
Si tratta di un problema estremamente grave se si considera che i consulenti del lavoro interloquiscono quotidianamente con l’INAIL per adempimenti specifici ed obbligatori che possono essere espletati solo attraverso la piattaforma telematica, secondo quanto previsto da numerose norme di legge che hanno previsto quest’obbligo (tra le molte: Artt. 12, commi 1 e 2, e 153 D.P.R. n. 1124/1965; Legge 196/1997; D.Lgs. 276/2003, artt. 20-28; Art. 1, comma 60, legge 247/2007; Artt. 12, commi i e 2, D.P.R. n. 1124/1965; Art. 24 MAT (D.M. 12.12.2000); D.M. 12.12.2000; D.M. 1.2.2001; D.P.R. 314/2001; D. Lgs. 81/2008; D. Lgs. 163/2006, art. 38 e 118; DPR 207/2010).
Proprio per questo il servizio telematico offerto dal sito INAIL dovrebbe essere accessibile e funzionante 24h e non dovrebbe presentare criticità e malfunzionamenti come quelle che, ormai, si verificano con frequenza quasi quotidiana, dando luogo a molteplici disservizi:
- l’impossibilità di ricevere ed elaborare le basi di calcolo per gli adempimenti relativi all’autoliquidazione;
- trasmissione delle comunicazioni di riduzione delle retribuzioni presunte;
- procedura di calcolo Alpi on Line;
- consultazione stato pratiche;
- trasmissione modello OT 24;
- invio Telematico Dichiarazione Salari;
- funzionalità e “navigabilità” del sito nella parte di gestione delle procedure relative agli adempimenti che scadono entro il mese di febbraio (16/02);
Un servizio pubblico come quello dei sito INAIL non può subire le segnalate continue interruzioni, sospensioni o turbamenti e, quali che siano le ragioni, l’istituto deve porvi immediato rimedio altrimenti dovrà necessariamente assumersi le conseguenze della propria condotta omissiva.
Le richieste dell’ANCL SU
Entro il 16 febbraio 2017 inoltre, i professionisti rappresentati dall’ANCL SU avranno necessità di accedere alla piattaforma telematica per importanti scadenze, quali, tra le altre, il versamento per l’autoliquidazione del premio assicurativo, l’immediato intervento dell’istituto per risolvere le problematiche segnalate è quindi imprescindibile.
Con la diffida e la messa in mora inviate, l’ANCL SU chiede, dunque, che l’INAIL, al più tardi entro la data del 14 febbraio 2017, risolva le problematiche alla piattaforma telematica cui si accede tramite il sito, rendendo funzionanti ed efficienti tutti i servizi che, per legge, l’INAIL stesso è tenuto a fornire telematicamente.
Se ciò non dovesse avvenire si continuerebbe a impedire agli iscritti ANCL il proficui svolgimento la propria attività e l’accesso, per loro e per i loro assistiti, a fondamentali e imprescindibili servizi pubblici, pertanto l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, pur continuando a sperare in una rapida risoluzione dei problemi segnalati, oltre quella data si attiverà in ogni sede giudiziaria a tutela dei propri Associati e presenterà formale denuncia-querela in relazione ai fatti sopra segnalati.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 10 Febbraio 2017 21:50