ANCL denuncia violazioni degli obblighi di legge per l’Autoliquidazione dei Premi INAIL 2018/2019

Con una lettera ufficiale (Prot. n. 698/Pres.) dello scorso 30 Aprile, il Presidente Nazionale ANCL, Dario Montanaro segnala e denuncia mancati adempimenti e violazioni degli obblighi di legge da parte dell’INAIL riguardo alla procedura di autoliquidazione dei Premi 2018/2019.

La missiva, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte, al Ministro del Lavoro, Dott. Luigi Di Maio, al Direttore Generale INAIL, Dott. Massimo De Felice, al Presidente Consiglio di lndirizzo e Vigilanza INAIL, Dott. Luciano Giovanni, al Direttore Generale INAIL, Dott. Giuseppe Lucibello, al Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo, Dott.ssa Maria Teresa Docimo, ai Ministri del Governo ltaliano e ai Senatori e ai Deputati del Parlamento Italiano, denuncia una gravissima situazione a cui sono sottoposte le aziende italiane ed i Consulenti del Lavoro che le assistono.

La ridefinizione delle tariffe e le nuove scadenze per il pagamento dei premi INAIL

Nel mese di dicembre, infatti, l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro e i professionisti della categoria hanno accolto con estremo entusiasmo e positività il provvedimento normativo con il quale il governo ha rideterminato le tariffe INAIL ed ha programmato le nuove scadenze degli adempienti relativi alla denuncia delle retribuzioni ed al pagamento dei premi (l’art. 1 , comma 1125 della legge n. 148 del 2018 prevede che “per consentire l’applicazione delle nuove tariffe di cui al comma 1 121 a decorrere dal 1″ gennaio 2019, il termine del 31 dicembre previsto dall’articolo 28, terzo comma, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, è differito, per il 2019, al 31 marzo dello stesso anno”).

ANCL ha, da subito, (il 2 gennaio e nuovamente il 2 aprile 2019) sollecitato l’INAIL, che gestisce l’Assicurazione Infortuni sul Lavoro, ad avere rispetto degli utenti e contezza degli adempimenti a carico di imprese e Consulenti del Lavoro, illustrando in modo chiaro, opportuno e corretto gli adempimenti a proprio carico (disponibilità dei nuovi inquadramenti e delle basi di calcolo necessarie per procedere alle denunce aziendali ed al conseguente pagamento, etc).

L’INAIL, con circolare dell’11 gennaio 2019, n. 1 ha, autonomamente, stabilito le nuove scadenze per le aziende ed i termini entro i quali le stesse avrebbero eseguito le obbligazioni a proprio carico; con successiva nota del 3 aprile 2019, n. 05453, in palese violazione di quanto stabilito nella predetta circolare, l’INAIL ha stabilito un nuovo calendario che prevedeva come termine ultimo (per i propri adempimenti) il 21 aprile 2019. Neanche questo termine è stato rispettato dall’INAIL che, attualmente, nonostante le arbitrarie scadenze autonomamente fissate, non ha adempiuto ai propri impegni; sicché ancora oggi molte aziende non hanno ricevuto le informazioni utili per adempiere alle proprie obbligazioni assicurative.
In pratica, le nostre lamentele non hanno sortito alcun effetto e dal 31 marzo scorso l’INAIL non ha adempiuto agli obblighi previsti dalla legge, non consentendo lo scarico delle basi di calcolo e impedendo ad aziende e Consulenti del Lavoro di predisporre le denunce previste dalla legge ed i relativi versamenti.

La richiesta di proroga delle scadenze

Per le ragione sopraesposte e al fine di rispettare i diritti delle imprese italiane e dei consulenti del lavoro che le assistono l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro chiede al Presidente del Consiglio e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di compiere tutti gli atti utili e necessari a prorogare la scadenza del prossimo 16 maggio!

La proroga dovrebbe essere, almeno, pari ai tempi aggiuntivi che l’lNAlL ha autonomamente determinato riducendo, di fatto, la possibilità di eseguire in modo corretto gli adempimenti obbligatori a carico delle aziende.

Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 5 Maggio 2019 17:46

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