Decreto “Ristori”: gli aspetti fiscali
Il decreto legge n. 137 del 28 ottobre 2020, cosiddetto “Ristori”, prevede, tra le altre, ulteriori misure a sostegno dei settori economici interessati dai provvedimenti restrittivi introdotti con il DPCM del 24 ottobre 2020 per contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e individuati con riferimento ai codici ATECO riportati nell’allegato 1 del decreto medesimo.
Come anticipato, con la seconda circolare dedicata al decreto, la n. 23 del 6 novembre 2020, e in attesa della già annunciata integrazione delle misure con un decreto “Ristori-bis”, a seguito delle nuove restrizioni per il contenimento della pandemia di cui al DPCM del 3 novembre 2020, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza, nello specifico, gli aspetti fiscali del provvedimento. In particolare: l’ulteriore contributo a fondo perduto per le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni; il credito di imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020; la cancellazione della seconda rata IMU relativa agli immobili e relative pertinenze in cui si svolgono le attività delle categorie interessate dalle restrizioni. Infine, la proroga al 10 dicembre 2020 del termine di presentazione del modello 770, relativo all’anno di imposta 2019, con gli effetti conseguenti sul ravvedimento operoso e la dichiarazione integrativa, di cui viene fornito un utile riepilogo.