Non è iscritto a nessuno dei 106 Consigli Provinciali dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro il soggetto coinvolto, impropriamente definito “Consulente del Lavoro”, nella vicenda di caporalato e interposizione illecita di manodopera “Dura labor” condotta dalla Guardia di Finanza di La Spezia e ripresa in questi giorni su testate giornalistiche e media.
È quanto emerge dalle verifiche prontamente condotte dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro in merito alla vicenda che ha portato all’arresto di otto persone accusate di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento di lavoro, che si occupava della costruzione di yacht di lusso sfruttando con lavori pesanti e pericolosi extracomunitari bengalesi. Dalle verifiche effettuate per accertare l’effettiva iscrizione all’Albo dei soggetti coinvolti è emerso che nessun Consulente del Lavoro iscritto ai 106 Consigli Provinciali risulta coinvolto nell’operazione. Il Consiglio Nazionale – si legge nel comunicato stampa diffuso in data odierna – ha pertanto invitato gli organi di stampa a rettificare le notizie precedentemente diffuse, ricordando che l’iscrizione all’Albo è consultabile da tutti sul sito nazionale, oltre che sul sito internet del Consiglio Provinciale di appartenenza.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 12 Novembre 2020 16:23