Certificazione Unica 2018: ANCL chiede la proroga dei termini di scadenza
Con una recente comunicazione (Prot. n. 381/Pres.) dello scorso 27 Febbraio, il presidente di ANCL Dario Montanaro chiede al Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, una proroga dei termini di scadenza per l’invio della Certificazione Unica 2018, al 31 Marzo 2018.
Nella missiva, indirizzata anche alla Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, Dario Montanaro ricorda che la normativa prevede che la Certificazione Unica 2018 venga inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 7 Marzo 2018, per poi essere consegnata ai lavoratori entro il 31 Marzo 2018. La Circolare n. 6/E del 19 Febbbraio 2015, dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, prevede che
“i sostituti d’imposta possono correggere eventuali errori nella trasmissione delle certificazioni uniche, senza incorrere nelle sanzioni previste dall’articolo 2 del Decreto Semplificazioni, trasmettendo una nuova certificazione, corretta, entro i 5 giorni successivi alla scadenza prevista (quindi entro il 12 marzo). Resta fermo l’obbligo di trasmettere comunque la certificazione corretta anche dopo questa scadenza. Non è prevista la possibilità di avvalersi dell’istituto del ravvedimento. Infatti, la tempistica prevista per l’invio delle certificazioni uniche (7 marzo) e il loro utilizzo per l’elaborazione della dichiarazione precompilata, che deve essere resa disponibile ai contribuenti entro il 15 aprile, non sono compatibili con i tempi normativamente previsti per il ravvedimento”.
Nonostante ciò, Dario Montanaro rileva che molti colleghi stanno affrontando in questi giorni notevoli difficoltà per il rispetto dei termini di scadenza: sono soprattutto i colleghi che assistono grandi gruppi di imprese che operano in settori merceologici diversi e che si avvalgono di lavoratori che prestano la propria attività con tipologie contrattuali differenti. La prestazione resa e le tipologia contrattuale con la quale essa viene inquadrata (lavoro dipendente ma anche lavoro autonomo e i cosiddetti redditi diversi, ovvero, ad esempio, i redditi derivanti dall’attività prestata per associazioni sportive dilettantistiche o i redditi assimilati a quelli da lavoro autonomo) condizionano la gestione della denuncia dei redditi da lavoro che, a seconda dei casi, può essere più o meno complessa.
Sono molti i colleghi, appartenenti a differenti territori del Paese, che in questi giorni, secondo Dario Montanaro, hanno lamentato difficoltà nel rispetto dei termini di scadenza per l’invio della Certificazione Unica 2018, previsti dalla normativa.
Questo problema, inoltre, era già stato segnalato da Dario Montanaro lo scorso 20 Febbraio, in occasione del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro.
Proprio a fronte di queste difficoltà, quindi, il Presidente del Sindacato Unitario dei Consulenti del Lavoro, chiede al Direttore dell’Agenzia dell’Entrate, di poter verificare, anche attraverso un confronto che coinvolga, oltre allo stesso Montanaro, anche la presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, la possibilità di poter posticipare il termine per l’invio della Certificazione Unica 2018 al 31 Marzo 2018.
Anche se la circolare 6/E/2015 (richiamata sopra) prevede espressamente che nei 5 giorni successivi al termine di scadenza attualmente in vigore sia possibile ripresentare la documentazione corretta, in luogo di quella, erronea, presentata precedentemente, Dario Montanaro sottolinea come, oltre all’impossibilità di esercitare il ravvedimento operoso, visti i tempi contingentati, dovuti alla predisposizione del Modello 730 Precompilato (che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti dal 15 Aprile e per il quale ha necessariamente bisogno di conoscere i redditi percepiti dai contribuenti stessi nel periodo d’imposta relativo), sono in realtà molti i casi in cui manca il tempo materiale per una compilazione attenta e dettagliata del modello per la Certificazione Unica 2018 e per ricontrollare e verificare i dati in esso riportati.
Il rispetto del termine di scadenza del 7 Marzo sta imponendo a molti professionisti, soprattutto ai consulenti del lavoro che assistono grandi aziende, dei ritmi lavorativi difficilmente sostenibili, anche con l’impiego a pieno ritmo di tutto il personale di studio. Quella che si sta configurando, inoltre è una situazione che contrasta totalmente la necessità di garantire delle tutele certe al professionista, necessità recentemente emersa nell’attuale dibattito sul lavoro autonomo.
La necessità di posticipare i termini di scadenza per l’invio della Certificazione Unica 2018 all’Agenzia delle Entrate al 31 Marzo 2018 è inoltre condivisa anche da professionisti appartenenti ad altre categorie professionali (dottori commercialisti ed esperti contabili), per questo Dario Montanaro auspica che il Direttore dell’Agenzia del MEF si esprima presto in merito o convochi le parti per un dibattito costruttivo in merito.