La Giunta regionale della Regione Lazio, con la deliberazione n. 141, dello scorso 31 Marzo, ha approvato un’importante misura per favorire l’operatività del contratto di ricollocazione, la nuova misura, prevista dalle politiche attive del lavoro introdotte dal Jobs Act (D. Lgs. 150/2015).
Il contratto di ricollocazione è uno specifico accordo in base al quale i lavoratori in stato di disoccupazione o licenziati illegittimamente, ottengono dallo Stato (tramite i Centri per l’Impiego) un voucher con il quale possono presentarsi presso un’agenzia del lavoro (privata) o presso un altro soggetto riconosciuto e accreditato, per richiedere e sottoscrivere un intervento di assistenza nella ricerca di un nuovo lavoro. Quando il lavoratore disoccupato viene effettivamente ricollocato, può consegnare all’agenzia che l’ha assistito il voucher che funge da compenso per l’operazione svolta e che può variare tra i 1500 e i 3000/4000 euro, in base al livello di occupabilità del lavoratore stesso, preventivamente valutato dai Centri per l’Impiego stessi.
La delibera della Regione Lazio per il contratto di ricollocazione
Con la sua recente delibera, qui allegata (scaricabile in formato pdf), la Regione Lazio, cerca di agevolare la ricollocazione dei disoccupati del territorio, rendendo questo strumento di politica attiva per il lavoro appetibile e interessante anche per aziende che potranno decidere di assumere i lavoratori interessati a questo strumento.
Delibera della Regione Lazio sul contratto di ricollocazione
Utilizzando i fondi e le risorse economiche del POR (Piano Operativo Regionale) confinaziato dal FSE (Fondo Sociale Europeo) per il periodo 2014/2020, la Regione Lazio ha previsto un intervento dell’importo complessivo di euro 1.500.000,00 per l’anno 2016, con il quale saranno realizzati dei trasferimenti economici, ovvero dei finanziamenti, alle imprese che decidono di assumere un disoccupato da ricollocare.
In altri termini, le imprese che si lasceranno coinvolgere nella ricollocazione dei disoccupati potranno ottenere un bonus di natura economica: un incentivo che tutti i consulenti del lavoro dovrebbero considerare attentamente e segnalare alle aziende clienti, come un’occasione da non farsi sfuggire per ottenere un finanziamento utile non solo per retribuire la risorsa assunta ma anche per realizzare nuovi investimenti e, in definitiva, per far crescere l’azienda. Vediamo, nello specifico come funziona il bonus.
Come funziona il bonus ricollocazione?
Il bonus può essere fruito per assunzioni, effettuate dal 1 gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2016 di disoccupati che hanno sottoscritto il Contratto di Ricollocazione, finanziato dalle risorse del POR Lazio FSE 2014/2020.
L’incentivo, dell’importo massimo di 5000 euro per ogni assunzione effettuata nel 2016, viene erogato, previa verifica, alle imprese che hanno assunto i disoccupati da ricollocare con le seguenti tipologie di contratti di lavoro:
- Contratto a tempo indeterminato;
- Contratto a tempo determinato di durata pari o superiore a 12 mesi;
- Contratto a tempo determinato di durata compresa tra 6 mesi e 11 mesi. L’impresa potrà richiedere il bonus anche nel caso di contratti di durata inferiore, purché la somma delle proroghe raggiunga un arco temporale minimo di 6 mesi con la stessa impresa;
L’incentivo sarà erogato fino alla concorrenza dei fondi regionali disponibili e il riconoscimento di esso a una specifica azienda, determinerà anche delle verifiche sul mantenimento dello stato occupazionale del lavoratore, a distanza di 3 mesi dall’invio della comunicazione obbligatoria. L’incentivo sarà erogato attraverso l’INPS o attraverso una società regionale in house providing.
Chi ricollocare? Qualche esempio delle figure professionali disponibili
I Centri per l’Impiego della provincia di Viterbo hanno già raccolto in un database, un elenco dei lavoratori disoccupati che hanno chiesto l’accesso alla misura del contratto di ricollocazione. La maggior parte di queste persone sono disponibili a spostamenti nel raggio di 50 Km e al lavoro su turni.
Le figure professionali attualmente disponibili sono molto varie: si va dalle commesse agli operai; dalle segretarie alle impiegate, passando per magazzinieri, manovali, addetti alle pulizie, operai agricoli e giardinieri.
Disponibili anche figure professionali più specifiche come disegnatori meccanici, gli installatori di impianti satellitari e digitali, i cartongessisti, i restauratori, gli artigiani del legno, i confezionatori di bomboniere, gli idraulici, i manutentori e i maestri di equitazione.
Alcuni lavoratori si sono messi a disposizione anche per mansioni spendibili con profitto nelle realtà aziendali e nel terziario come l’addetto alla sicurezza sul lavoro, l’impiegato amministrativo, l’esperto nell’espletamento di pratiche automobilistiche, l’esperto in gestione del personale, il responsabile per la sicurezza e la qualità, il geometra progettista, l’agente immobiliare, l’organizzazione di eventi e il grafico pubblicitario.
Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta e, considerato il bonus messo a disposizione dalla Regione Lazio, si tratta di un’ottima opportunità per le aziende del territorio viterbese e laziale, un’opportunità che, per essere sfruttata a pieno, i consulenti del lavoro sono invitati a pubblicizzare e a far conoscere alle aziende che assistono.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 13 Settembre 2016 11:57