Bologna, 23-24 Marzo 2018: Nobìlita, il Festival della Cultura del Lavoro di FiordiRisorse
Venerdì 23 e Sabato 24 Marzo si tiene a Bologna, presso l’Opificio Golinelli, Nobìlita, il primo Festival della Cultura del Lavoro organizzato da FiordiRisorse, la business community di manager e imprese che raccoglie intorno a sé oltre 6000 membri e che ogni giorno apre su LinkedIn spazi di confronto, informazione e discussione così seguiti e apprezzati da farla diventare un vero e proprio case study nel mondo digitale.
Per comprendere l’opportunità, e forse la necessità, di un Festival della Cultura del Lavoro, potremo considerare le parole di Lucrezia Reichlin, economista autorevole, con un passato nella BCE, che ha più volte offerto analisi tanto obiettive quanto impietose delle recenti politiche economiche nazionali ed europee. In un suo editoriale di qualche giorno fa sul Corriere della Sera Reichlin ricordava che il grande problema – irrisolto – dell’economia italiana è la produttività. Banalmente produttività è quanto produci in un’ora, più precisamente produttività è la quantità di output (prodotto) generato da ogni unità di input (ovvero di lavoro e di capitale) in un’unità di tempo; un indicatore complesso, spesso anche difficilmente calcolabile (soprattutto quando consideriamo i servizi). Sulla produttività influiscono le tecnologie utilizzate per lavorare (in un’ora si riescono ad assemblare più macchine con un robot che con un cacciavite) ma anche le innovazioni, la scolarizzazione media dei dipendenti, le specializzazioni ottenute all’estero da un manager, la competitività dell’ambiente in cui opera un’impresa, le infrastrutture, l’efficienza dei servizi pubblici e la semplicità degli adempimenti amministrativi, la certezza del diritto (che riduce il rischio di illegalità e le inadempienze contrattuali), il costo del lavoro e l’esosità del sistema fiscale. Fermiamoci qui, senza scomodare altri fattori solo apparentemente meno rilevanti (come le competenze comportamentali, il benessere organizzativo, la sicurezza sul lavoro): tanto basta per comprendere che il lavoro è questione molto, molto più complessa di un contratto e di un cedolino. Che i tanti professionisti che, a vario titolo, ogni giorno operano nel nostro Paese possano apprendere ancora molto in proposito lo confermano i dati: in un classifica della produttività stilata dalla Banca Mondiale su 183 paesi l’Italia è all’80° posto, dietro a Germania e Stati Uniti, certo, ma anche dietro a Vietnam e Bielorussia.
Di un Festival della Cultura del Lavoro sguardi attenti come quelli di Osvaldo Danzi, ideatore di FiordiRisorse, e di Stefania Zolotti, direttore responsabile di Senza Filtro, la testata giornalistica collegata al network professionale, hanno visto chiara la necessità perché consapevoli delle grandi mutazioni che investono il lavoro, questo terreno dove ogni giorno si incontra chi il lavoro lo offre (gli imprenditori), chi lo svolge (i lavoratori) ma anche chi lo racconta e chi cerca di offrirne modelli culturali nuovi. Il lavoro è un elemento comune a città, istituzioni e aziende e, allo stesso tempo, un elemento che incide in modo determinante sulla soggettività di ciascuno di noi, perché da esso dipendono la nostra dignità, le nostre relazioni, la nostra cittadinanza, in definitiva il nostro riconoscimento.
Nobilità, a differenza dei tanti eventi ai quali ogni giorno possono accedere i Consulenti del Lavoro, come molti altri professionisti, non si propone di illustrare novità normative o strumenti tecnici; l’obiettivo di questo Festival della Cultura del Lavoro è quello di offrire un’occasione di confronto, di creare consapevolezza e cultura riguardo alla grande trasformazione che, complice anche la rivoluzione digitale con tutti i suoi corollari, sta avvenendo nei luoghi di lavoro, di permettere a tutti di condividere buone pratiche e competenze che così diventano patrimonio comune.
Nobìlita, con l’accento sulla prima i, è la seconda persona dell’imperativo presente del verbo nobilitare: più che un comando, un invito, un’esortazione. Lo spiega bene il payoff dell’evento che recita: Restituiamo il lavoro alle persone. Come? Rendendole più consapevoli, instaurando un dialogo, mostrandogli che il lavoro è una componente imprescindibile dell’esistenza di ciascuno, per almeno tentare, attraverso una bussola fatta di esperienze e competenze, di ridurre conflitti generazionali, sociali, economici, di genere.
Nobìlita: il programma del Festival della Cultura del Lavoro
Nobìlita si tiene Venerdì 23 e Sabato 24 Marzo: le due giornate prevedono 8 panel tematici, ognuno dei quali moderato da un giornalista nazionale, che toccano le corde più vive del lavoro (Ritorno Alla Fabbrica, Generazione Freelance, Non Chiamatele Start-Up!, Lavorare (Non Solo) Per Essere Pagati?, Il Welfare Che Non C’è, Buone Pratiche: Selezione, Formazione, Merito E Referenze, Terzo Settore E Bcorp: Il Lavoro Dove Meno Te Lo Aspetti, Fragilità: Da Under 30 A Over 40).
Queste sessioni saranno intervallate da sei monologhi di ispirazione manageriale, di circa un quarto d’ora, affidati a nomi di spessore come Oscar Farinetti, Annamaria Testa, Paolo Vergnani, Sebastiano Zanolli, David Bevilacqua e Luciano Floridi.
In contemporanea si terrà una sessione parallela dedicata agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori e dell’Università che avranno l’occasione di intervistare le aziende che si sono rese disponibili per soddisfare le loro curiosità, un momento in cui, piuttosto che curriculum, si scambieranno informazioni preziose per varcare la soglia del mondo del lavoro e per orientarsi in esso.
Organizzazione e modalità di partecipazione al Festival della Cultura del Lavoro Nobìlita
Il Festival della Cultura del Lavoro Nobìlita si tiene all’Opificio Golinelli di Bologna, lo spazio della Fondazione Golinelli, nata a Bologna nel 1988 per volontà dell’imprenditore filantropo Marino Golinelli e ancora oggi unico esempio in Italian di fondazione privata totalmente operativa, ispirata al modello delle fondazioni filantropiche americane, che si occupa in maniera integrata di educazione, formazione e cultura per favorire la crescita intellettuale ed etica dei giovani e della società e con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile del nostro Paese.
La capienza dell’Opificio Golinelli è di 300 posti a sedere e di 100 posti in piedi: l’ingresso al Festival Nobìlita è gratuito ma è indispensabile prenotare sul sito web del festival per accedere all’evento. I biglietti si stanno rapidamente esaurendo: consigliamo ai consulenti del Lavoro interessati di prenotare subito attraverso il sito: www.nobilitafestival.com (tramite app Eventbrite).