Approfondimento 12/11/2019 Fondazione Studi: il licenziamento economico illegittimo
Con l’Approfondimento del 12 Novembre 2019 la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro riepiloga le risposte fornite durante la puntata di “Quesiti LIVE” del 7 Novembre 2019, il format della WebTV dei Consulenti del Lavoro, dagli esperti della Fondazione Studi Pasquale Staropoli e Paolo Puppo, in tema di licenziamento economico illegittimo e nuove modalità di versamento delle ritenute fiscali negli appalti, alla luce delle modifiche introdotte dal DL 124/2019.
Per quanto riguarda i licenziamenti, in particolare, vengono esaminate le ipotesi di prosecuzione dell’attività produttiva, esternalizzazione, riduzione delle commesse, sostituzione del lavoratore con un’assunzione agevolata, nonché le conseguenze e i costi di un eventuale impugnativa.
In tema di nuovo obbligo di versamento delle ritenute fiscali in caso di appalto, previsto dal collegato fiscale alla Manovra 2020, gli esperti della Fondazione Studi si soffermano sulle modifiche alla responsabilità solidale fra committente e appaltatore o subappaltatori e sulle modalità operative di applicazione delle nuove regole. Fra i casi esaminati, quelli di un CED affiancato da un Consulente del Lavoro a cui è stato affidato il servizio di calcolo e stampa delle buste paga e di una società cooperativa che fornisce servizi di pulizia a terzi.
Quesiti dell’Approfondamento del 12 Novembre 2019 della Fondazione Studi
Ecco quali sono i Quesiti che trovano risposta nell’Approfondimento del 12 Novembre 2019 della Fondazione Studi su licenziamento economico illegittimo e nuove modalità di versamento delle ritenute fiscali negli appalti:
- Licenziamento economico illegittimo: le conseguenze
- Abbiamo deciso di ridurre il personale di 2 unità perché vorremmo continuare l’attività comunque, pur non essendo propriamente in sofferenza economica. È possibile?
- Chiudiamo il reparto contabilità pensando di esternalizzarlo. Possiamo licenziare il personale addetto?
- Vorrei sostituire un mio dipendente con una persona che posso assumere con agevolazioni. L’azienda avrebbe una riduzione dei costi. È un licenziamento per giustificato motivo oggettivo?
- Stiamo subendo un calo di commesse e riteniamo di dover ridurre il personale. Qual è il criterio di scelta che è preferibile adottare?
- Abbiamo ricevuto l’impugnativa di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Quali sono i rischi in termini di costo per l’azienda nel caso non riuscissimo a concludere la transazione?
- Il versamento delle ritenute fiscali in caso di appalto alla luce delle modifiche introdotte dal DL 124/2019
- Viene modificata la responsabilità in solido del committente imprenditore con l’appaltatore e i subappaltatori per le retribuzioni, i contributi previdenziali e i premi assicurativi?
- Quando entrerà in vigore la nuova norma?
- Il committente deve versare tutte le ritenute operate dall’appaltatore?
- Entro quanti giorni il committente deve ricevere la provvista per il versamento?
- Come deve essere inviata l’informativa al committente o al subappaltante?
- Può l’impresa appaltatrice o affidataria che vanta crediti per corrispettivi verso l’impresa committente compensare le somme dovute con tali corrispettivi?
- Di chi è la responsabilità per le ritenute a carico delle imprese della filiera?
- Nel caso in cui il committente non sia messo nelle condizioni di effettuare il versamento, come si deve comportare?
- È possibile che l’impresa appaltatrice versi direttamente le ritenute operate? Se sì, in quali casi?
- L’oggetto riguarda un’attività di centro elaborazione dati svolta da una ditta in forma di impresa (che sia una srl, una sas, ecc…) e che calcola e stampa cedolini, ovviamente facendosi affiancare da un Consulente del Lavoro per quanto riguarda gli adempimenti a lui dedicati. La suddetta ditta ha ovviamente un certo numero di dipendenti impegnati nel calcolo e nella stampa dati per le aziende clienti. Essendoci un contratto di servizi con ogni società cliente, appunto per l’affidamento del servizio di calcolo e stampa delle paghe in outsourcing, la ditta è da considerarsi soggetta alla nuova normativa, quindi al pari di un'”appaltatrice”? Pertanto, ogni società cliente, teoricamente, dovrebbe versare le imposte trattenute dalla ditta ai propri dipendenti (e per di più in proporzione alle ore e alla retribuzione dedicata ad ogni singolo cliente)?
- Una mia cliente è una società cooperativa (ma il quesito potrebbe valere anche per altre forme societarie con la medesima attività) che si occupa di servizi di pulizia, con numerosi contratti in essere con terzi per la fornitura (alberghi, ristoranti, uffici, ecc..). Avendo la coop. parecchi dipendenti che spesso operano presso diversi uffici/hotel ecc. all’interno dello stesso mese, ritenete che ogni albergo, ufficio, ristorante, ecc. sia da considerarsi sostituto d’imposta? E, se sì, vorrebbe dire che ogni mese dovrei fornire alla mia cliente (oltre alle paghe e il classico F-24) una sorta di F24 con il solo erario “splittato” per ogni suo committente e con solo le ritenute dei dipendenti che hanno lavorato in quel singolo mese, per quel dato cliente, riproporzionando il versamento in base alle ore di lavoro prestate?