Una legge regionale per l’abrogazione dell’obbligo di vidimazione del registro degli infortuni: a chiederla, con una nota del 7 Marzo 2014, è il nostro Presidente dell’Ordine, Giuseppe D’Angelo, nella sua veste di assessore provinciale con delega alle Politiche del Lavoro, rivolgendosi a Lucia Valente, assessore competente della Pisana. Una proposta avanzata nell’ottica della semplificazione amministrativa, insomma un suggerimento utile a facilitare l’operato ad aziende e pubbliche amministrazioni, che incontrano forti difficoltà ad adeguarsi a un impianto burocratico che pone freni allo sviluppo economico e all’occupazione.
Riportiamo di seguito un passaggio particolarmente significativo della lettera per la richiesta di abrogazione dell’obbligo di vidimazione del registro infortuni, disponibile per intero in formato PDF:
“Il libro infortuni – ha spiegato il nostro Presidente – è il documento aziendale nel quale sono annotati cronologicamente tutti gli infortuni accaduti ai lavoratori, che comportano assenze dal lavoro di almeno un giorno. Questo registro prima di essere messo in uso deve essere presentato alla Asl competente per la vidimazione, contestualmente l’impresa deve versare una somma pari a circa 11 euro. Con il nuovo testo unico per la sicurezza del lavoro – ha proseguito l’assessore – questa pratica è divenuta inutile, in quanto sono state abrogate le disposizioni che regolamentavano il registro infortuni, sostituito dall’obbligatoria denuncia online”.
Questo articolo è stato modificato per l'ultima volta il 22 Giugno 2018 10:44