Portale Jobby del COL Viterbo: la deludente risposta della Provincia
A seguito della lettera di protesta formale dello scorso 31 Gennaio, inviata via PEC dal Consiglio Provinciale dell’Ordine insieme all’Unione Provinciale di Viterbo dell’ANCL, la Provincia di Viterbo, con una nota a firma della dottoressa Daniela Natale, dirigente per le Politiche del Lavoro e i Servizi per l’Impiego, fornisce una risposta laconica e deludente, riguardo ai prolungati disservizi del portale Jobby del Centro per l’Impiego di Viterbo.
Nella lettera stessa la dottoressa Natale conferma le disfunzioni del sistema informativo Jobby utilizzato presso i Centri per l’Impiego della Provincia di Viterbo, perduranti fin dal mese di gennaio 2014: viene, infatti, testualmente affermato che
“mancano del servizio di manutenzione ordinaria, straordinaria, correttiva/adeguativa, evolutiva ed aggiornamento”
di seguito, molto inopportunamente, viene anche ricordato che la Categoria dei Consulenti del Lavoro e gli altri soggetti abilitati, in caso di mancato funzionamento dei servizi informatici, sono comunque tenuti a inviare una comunicazione sintetica d’urgenza al numero di fax 848800131, utilizzando il modulo Unificato Urg (reperibile sul sito internet Cliclavoro nell’area Download). A questo ulteriore adempimento che, almeno in teoria, dovrebbe avere natura straordinaria, si aggiunge comunque l’obbligo di inviare la comunicazione ordinaria al servizio competente nel primo giorno utile successivo.
La risposta è a dir poco inappropriata, considerati i gravi disagi arrecati ai Consulenti del lavoro, una situazione che ormai si prolunga da oltre due anni ed è oltremodo indicativa della mancata assunzione di responsabilità da parte di una pubblica amministrazione che versa in una condizione di evidente illegittimità, in violazione dell’art. 97 della Costituzione. Non è, infatti, rilevante e né interessa al cittadino/utente quali possano essere le motivazioni del malfunzionamento del servizio, soprattutto considerata la pluriannuale inefficienza.
Il mancato aggiornamento degli archivi crea inoltre difficoltà e ritardi anche nella liquidazione degli aiuti di sostegno al reddito e nella gestione degli sgravi contributivi, arrecando disagi e determinando dei disservizi anche nei confronti dei lavoratori, delle aziende e dell’INPS, dal momento che il sistema informatico di invio delle Comunicazioni Obbligatorie ha anche la funzione di informare le altre pubbliche amministrazioni coinvolte (INPS, INAIL, altre forme previdenziali sostitutive o esclusive, nonché Prefettura) tramite inoltro a mezzo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Consiglio dell’Ordine, unitamente all’ANCL UP di Viterbo, sta predisponendo ulteriori, forti azioni negli interessi dei Consulenti del lavoro della Provincia di Viterbo, per il ripristino della legalità.